29 novembre 2013

2014 - Anno Internazionale dell'Agricoltura Familiare

2014: Anno Internazionale dell’Agricoltura Familiare Le Nazioni Unite hanno dichiarato il 2014 Anno Internazionale dell’Agricoltura Familiare per sottolineare l’importanza svolta dell’agricoltura familiare nell’alleviare la fame e la povertà, rafforzare la sicurezza alimentare e la nutrizione, protezione dell’ambiente e delle risorse naturali e nel raggiungere uno sviluppo sostenibile, in particolare nelle zone rurali. L’ agricoltura familiare é ciò che più si avvicina al paradigma della produzione alimentare sostenibile: gli agricoltori familiari si occupano generalmente di attività agricole non specializzate e diversificate che conferiscono loro un ruolo centrale per la sostenibilità ambientale e la conservazione della biodiversità. Le aziende agricole a conduzione familiare producono cibo per sfamare milioni di esseri umani, sono oltre 500 milioni il tutto il mondo e rappresentano una percentuale che sfiora l’80 % delle aziende agricole dei paesi rurali e “l’ agricoltura familiare è ciò che più si avvicina al paradigma della produzione alimentare sostenibile. Gli agricoltori familiari si occupano generalmente di attività agricole non specializzate e diversificate che conferiscono loro un ruolo centrale per la sostenibilità ambientale e la conservazione della biodiversità” dice José Graziano da Silva, Direttore Generale della FAO, che guida i lavori dell’ONU per l’Anno Internazionale. Graziano da Silva sottolinea che gran parte degli agricoltori familiari, dei pescatori, dei pastori, delle popolazioni indigene e delle comunità tradizionali sono tra le popolazioni più vulnerabili a livello mondiale e che l’ONU tramite l’Anno Internazionale intende migliorare la loro situazione, rimettendo l’agricoltura familiare al centro dei programmi di sviluppo nazionali e regionali. I governi svolgono un ruolo chiave in questa delicata situazione e devono offrire assistenza tecnica e politiche in supporto della produttività di queste aziende agricole, migliorare il loro accesso alla terra, alle risorse idriche, al credito e ai mercati, creare un ambiente favorevole per ulteriori investimenti e rendere loro disponibili le tecnologie appropriate. Tutti, in realtà, hanno un ruolo nel massimizzare il potenziale dell’agricoltura familiare, incluse le associazioni e le reti di contadini a livello familiare, le agenzie internazionali e regionali, la societá civile e le università. Tutti i dati dimostrano che gli agricoltori familiari poveri possono rapidamente raggiungere il loro potenziale produttivo se sostenuti da un contesto politico appropriato. Fonte: Mipaaf